mercoledì 6 febbraio 2013

Atina D.O.C. Un viaggio tra le cantine della Valle di Comino



E’ l’ultima Valle della Ciociaria, al confine con il Parco Nazionale d’Abbruzzo.
Incantevole territorio, ricco di vegetazione e di acqua, che si estende lungo la strada che da Sora porta a Cassino, circondato dalla catena montuosa delle Mainarde.
Durante l’inverno, la punta estrema della Valle – oltre 500 mt s.l.m. -, tocca temperature fra le più fredde d’Italia.

Ottima è la ventilazione e l’esposizione al sole.
In alcuni periodi dell’anno, l’odore del mare arriva dalla vicina costa tirrenica, per aggiungere poesia a questo ambiente già di per se incontaminato.
E’ il luogo ideale per impiantare vitigni di qualità.

La brillante intuizione dell’agronomo Pasquale Visocchi, intorno alla metà del 1800, portò alla sperimentazione di impianto, in questo territorio, di uvaggi francesi, che oggi sono la fortuna della prestigiosa D.O.C. di Atina
Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah.

Negli ultimi anni, nuove cantine sono sorte sul territorio, là dove esisteva solo la coltivazione artigianale delle uve da parte dei contadini locali.
Alcune famiglie di vignaioli di riferimento, presenti da sempre nella Valle, hanno “solleticato” l’attenzione e l’interesse dei nuovi arrivati e con questi hanno dato vita a un interessante prodotto di qualità diventato, nel tempo, espressione del territorio e della tradizione contadina che, da secoli, si tramanda di padre in figlio..

Un vino ricco di proprietà organolettiche che rilascia emozioni e sensazioni di profonda soddisfazione.
Vino dal colore rubino tendente al granato nelle annate invecchiate e nelle riserve di prestigio.
La struttura è comunemente consistente.
Forte è la presenza di sentori erbacei, di frutta rossa, di rosa canina e di erbe aromatiche mediterranee.
Il vino si presenta, nella maggior parte dei casi, abbastanza complesso/complesso e intenso all’esame olfattivo
Abbastanza fresco, nella struttura generale, e abbastanza tannico e sapido nelle sostanze minerali.
In alcuni vini di cantine di maggior prestigio si percepisce il profumo equilibrato del peperone, dell’eucalipto e del sottobosco. Così come, dai vini passati in legno, si sprigionano i sentori terziari del cuoio, del cioccolato, del pepe, del tabacco, della cannella e dei chiodi di garofano. 
L’affinamento in bottiglia, per le migliori espressioni di “riserva”, fa emergere un lieve sentore di goudron, fiori secchi e frutta rossa sotto spirito.
E’ un vino secco, caldo, abbastanza morbido, di corpo, nella generalità dei casi.
Nei prodotti più evoluti la mano sapiente dell’enologo ha migliorato fortemente l’intensità, la persistenza e la qualità complessiva del vino, che, invece, in molti altri casi, deve ancora crescere per affrontare un mercato saturo di Cabernet di medio/bassa qualità.
Da qualche anno, anche l’enologo e Professore universitario Riccardo Cotarella è giunto in questa valle per cimentarsi con un vitigno difficile nelle spigolature più profonde.
La sua mano è inconfondibile!

Alla beva si avvertono subito la morbidezza e la rotondità della struttura e del corpo del vino da lui pensato e realizzato.
Tali fattori sono meno presenti negli altri prodotti che ho degustato, rimasti ancora troppo fedelmente ancorati alla tradizione più rigida della “vinificazione contadina” del luogo.
Prodotti, questi ultimi, più taglienti, più dirompenti nei sentori secondari e nell’espressione dei tannini; peculiarità proprie degli specifici vitigni e del territorio in cui questi sono allevati.

Le nuove generazioni di vignaioli, all’esperienza dei padri, stanno aggiungendo, però, la tecnica e le ricercate metodologie dell’enologia avanzata per raffinare ed esaltare tutte le caratteristiche organolettiche che i vitigni esprimono.
Il territorio, con le forti escursioni termiche, contribuisce da solo a fortificare la presenza dei polifenoli, e a dare alle bucce le profumazioni essenziali e tipiche di queste particolari uve.
In cantina si pratica il raffreddamento del mosto, per l’abbattimento delle impurità e per attendere il raccolto del vitigno più tardivo.
In questo modo, le diverse varietà, riescono a raggiungere, all’unisono, il giusto equilibrio tra maturazione tecnica, maturazione fenolica e maturazione aromatica, e il mosto, quando inizierà la fermentazione alcolica, sarà unico.
I lieviti hanno un gran da fare per trasformare tutti gli zuccheri presenti nel giusto grado alcolico voluto dal disciplinare.

Dodici Comuni (*), raccolti intorno ad Atina, formano la DOC riconosciuta nell’aprile del 1999.
Questo è sicuramente un vino da tenere in considerazione per l’abbinamento con i tipici prodotti Ciociari e con quelli, ancor più tipici, della “Valle di Comino”: carni speziate - leggermente al sangue -, pasta al forno, parmigiana, formaggi di media stagionatura prodotti negli altipiani circostanti, fagioli cannellini di Atina conditi con olio extravergine di oliva a crudo.
Queste sono le mie preferenze di abbinamento ma, questo, è un vino che può essere servito a tutto pasto, se si pensa ai piatti della cucina locale.


Oggi, le cantine presenti sul territorio della “Valle di Comino” sono molte e, tutte, meritevoli di una vostra visita, per degustare quest’ottimo e generoso vino e per scoprire le bellezze di un territorio rimasto sano e genuino.

Buona bevuta a tutti!



(*) Atina, Gallinaro, Belmonte Castello, Picinisco, Sant’Elia Fiumerapido, Alvito, Villa Latina, San
Donato Val di Comino, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Settefrati.



Bartolomeo Roberto Lepori
Ordine dei Giornalisti - Roma
tessera n. 137270
Sommelier  Professionista A.I.S.
Associazione Italiana Sommelier
tessera n. 112666


ATINA D.O.C. - A trip through the cellars of the Comino Valley



It is the last valley in the land of Ciociaria, bordering the Abruzzo National Park.
This charming land, rich in vegetation and water, extends along the road running from Sora to Cassino, and is surrounded by the mountain range called " the Mainarde”
The extreme point of the valley - more than 500 meters above sea level - reaches very cold temperatures during the winter ; among the coldest in Italy.
The valley has a good ventilation and sun exposure.
During some periods of the year, the smell of the sea drifts in front the nearby Tyrrhenian coast, adding to the poetry of this pristine environment.
It is the ideal place to plant some grape varietals of good quality!

 Around the mid 1800’s, the agronomist Pasquale Visocchi had the brillant idea to plant in this territory some varietals from France; grapes which now make up the prestigious DOC called "Atina": Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot and Syrah.

In recent years, new wineries have sprung up in the area. Previously, until a few decades ago, vine cultivation was practiced only by hand by local farmers.
Some traditional winemaking families in this valley have tickled the interest of newcomers and in collaboration have created an interesting product which expresses the "terroir" and tradition handed down from father to son for centuries.
It is a wine with high organoleptic properties, which releases emotion and feelings of deep satisfaction.
The wine shows in deep ruby color, tending towards garnet as it ages.
Bringing the glass to the nose, it soon becomes clear that this wine has a complex olfactory pyramid.
The distinctive aromas of this wine are those of green grass, red fruit, rose hips, and Mediterranean flavors.
In some wines from the most prestigious wineries, you can feel the scent balanced with pepper, eucalyptus and undergrowth. 

While in the wines left to rest in wood, tertiary aromas of leather, chocolate, pepper, tobacco, cinnamon, and cloves are present
At first sip, the wine confirms the perceived olfactory notes.
On the palate it is fresh in the overall structure, quite tannic and quite mineral.
In the best wines, the "reserve", you can pick up the notes of tar, dried flowers and red fruit in alcohol
It is a wine that is dry, warm, and with a soft body.
In the most advanced products, the wise hand of the winemaker has improved greatly the intensity of scents, persistence and overall quality of the wine, which, in many cases, still needs to grow to face a market saturated with Cabernet in medium / low quality.

In recent years, the enologist and university professor, Riccardo Cotarella, came to this valley to teach his winemaking technologies that have made his cellar "Falesco" famous.
His hand is unmistakable!

You immediately feel the softness and roundness of the structure and body of the wine which he designed and built.
These factors are not present in the other products that I've tasted; they were still too faithfully cling to tradition stiffer vinification of this wine.
These latter products have sharper features, more disruptive in their secondary aromas and expression of the tannins; peculiarities of specific varieties which maintains the tradition of the wine produced in this valley for centuries.
The younger generation of winemakers, with the experience of their fathers, added technique and advanced oenology methodologies, to refine and enhance the organoleptic characteristic that expresses the vine.
The territory alone with its extreme temperature, strengthens the presence of polyphenols, and give the skin the fragrance typical of these particular grapes.
In the cellar, they practice cooling the wort for removal of impurities and wait for the harvest of the grapes that ripen later.
In this way, the different varieties are able to reach, in unison, the right balance between technical maturation, phenolic ripening and maturing aromatic.

At this point the wort is one. Fermentation begins!

Twelve  municipalities (*) situated around Atina form the DOC, recognized in April 1999.

It is definitely a wine to be considered for pairing with the typical  Ciociaria's products, and even more so with those in the same "Comino Valley."

Spicy meat, lasagne, parmigiana, mature cheeses, cannellini beans of Atina DOP seasoned with raw extra virgin olive oil.
These are my  pairing preferences with this wine, but it is a wine that can be served with all meals, if you want.


Today, in the Comino Valley, there are many wineries and all deserve your visit for wine tasting.
You will be sure to find quality products, genuine and refined, and welcoming places rich in tradition and culture

Raise your glass!



(*) Atina, Gallinaro, Belmonte Castello, Picinisco, Sant’Elia Fiumerapido, Alvito, Villa Latina, San
Donato Val di Comino, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Settefrati.



Bartolomeo Roberto Lepori

Association of Journalists - Rome 
Card no. 137270 
Professional Sommelier A.I.S. 
Italian Sommelier Association
Card no. 112666 
E-mail: roberto.lepori @ me.com              
roberto.lepori @ goldtv.it