Torrone:
un dolce fatto con lo zucchero, il miele, le mandorle tostate, le nocciole
tostate, la vanillina e l’albume d’uovo.
Nella
tradizione italiana, il torrone, non può mancare nel menù di Natale.
L’immagine
del torrone è sempre legata ad un giorno di festa, alla gioia di stare insieme,
di condividere il piacere di un dolce prelibato.
Torrone,
mostaccioli, croccantini, tozzetti, giuggiole, zucchero filato, sono simboli
della nostra infanzia, che mantengono vivo, nella nostra memoria, il ricordo di
momenti di felicità.
Molteplici,
oggi, sono le varietà di torrone, di produzione artigianale: bianco, ricoperto
di cioccolato, con la frutta candita, morbido, duro, al liquore, ricoperto di
glassa di agrumi, con il pistacchio, e molti altri ancora.
Risalire
all’originaria ricetta del torrone, è una cosa quasi impossibile.
I
Romani Tito Livio, e poi, Marco Valerio Marziale, scrivono di una specialità
dal nome “cupedia”, di origine Sannita, fatta con miele, mandorle, nocciole,
albume d’uovo, e cotta al vapore, già in epoca prima di Cristo.
Altri
studiosi dell’arte culinaria attribuiscono la nascita del torrone alla
tradizione Araba.
Altri
ancora, alla pasticceria Spagnola.
Con
lo spirito tutto italiano, e la poesia romantica nel sangue, a me piace pensare
alla versione attraverso la quale si attribuisce la nascita del torrone al
banchetto di nozze tra la Duchessa Bianca Maria Visconti e il Duca Francesco
Sforza, il 25 ottobre 1441, per opera di un pasticcere di Cremona, che, per l’occasione,
si ispirò alla forma della torre del Duomo di Cremona, chiamata “Torrazzo”.
Una
piccola pasticceria, in un piccolo Comune del basso Lazio, Alvito, produce
artigianalmente il torrone dal 1850.
Di
Tullio, è il nome della famiglia del pasticcere che iniziò quasi 130 anni fa a produrre
artigianalmente il torrone bianco e quello ricoperto di cioccolato, con la
tradizionale ricetta dei maestri beneventani.
Oggi,
le varietà che questa piccola pasticceria produce sono tante: classico
ricoperto al cioccolato, mandorlato alla cannella, croccante, mandorlato al
cioccolato, classico alla mandorla, tenero di pasta reale bianca, tenero alla
castagna, tenero di pasta reale alla nocciola, tenero di pasta reale ricoperto
al cioccolato, e molti altri ancora.
Il
gusto è gradevole ed equilibrato.
Perfetta
la tostatura della frutta secca.
Caramello
dal gusto delicato, con note di cannella.
Pasta
bianca morbida compatta e soffice.
Ottima la qualità del miele, che rilascia sentori tipici delle produzioni
locali.
Io
preferisco il tipo classico alla mandorla, accompagnato da un bicchiere di Malvasia
delle Lipari della cantina Virgona.
*****
Isola
di Salina, nell’arcipelago delle Isole Lipari, in terra di Sicilia,
precisamente a Malfa, si trova la Cantina Virgona, di proprietà di Daniela e di
suo marito Calogero.
Il
loro passito è di qualità eccellente, testimonianza della tipicità dei vini del
sud dell’Italia. Vino passito dalle esaltati note di frutta candita, dattero e
di albicocca, di miele e di erbe aromatiche mediterranee.
Equilibrata
mineralità e sapidità, proprie della terra dell’isola di Salina.
Prodotto
di elevata qualità che Daniela e Calogero, da qualche anno producono con le uve
del proprio vigneto.
Dopo
la vendemmia, a settembre, le uve appassiscono in modo naturale, dentro i
tradizionali “cannizzi”, all’aperto, per 15 giorni, assorbendo il calore del
sole di Sicilia, la brezza marina, il sapore delle note aromatiche della
vegetazione circostante.
Dopo
la macerazione e la pressatura delle uve, il vino è fatto affinare, per almeno tre anni, prima in botti di
acciaio e poi in bottiglia.
L’uva,
Malvasia con una minima aggiunta di Corinto nero (5%), esprime nella sua
componente fenolica il miglior risultato possibile, donando al vino gli esaltanti profumi e il colore ambra
con riflessi arancio.
La
piacevolezza al naso, corrisponde perfettamente alle sensazioni gustative, che
si prolungano delicatamente senza mai sconfinare in note stucchevoli.
Torrone
e Malvasia delle Lipari, un ottimo accostamento per regalarci un momento di
felicità durante le prossime festività di Natale
Roma, 9 dicembre 2012
Bartolomeo Roberto Lepori
Ordine dei Giornalisti di Roma
tessera n. 137270
Sommelier Professionista A.I.S.
tessera n. 112666
Roma, 9 dicembre 2012
Bartolomeo Roberto Lepori
Ordine dei Giornalisti di Roma
tessera n. 137270
Sommelier Professionista A.I.S.
tessera n. 112666
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