Inizia con queste parole il teso
scritto da Andrea Maffei, agli inizi del 1800, per dare voce a una frivola aria
di Giuseppe Verdi intitolata “brindisi”.
Andrea Bocelli, tenore di fama internazionale e produttore con
la sua famiglia di eccellenti vini in provincia di Pisa, ha aperto la rassegna
di Luca Maroni, Sensofwine 2013, cantando l’amore che egli nutre per il vino
nella serata inaugurale, presso l’auditorium dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia in Roma.
Il piacevole canto si svolge su leggiadre note di valzer che
avvolgono un testo ricco di amore, di letizia, di dolcezza, ma anche di
sofferenza, che il poeta Mafferri scrisse interpretando l’emozione di un
brindisi rivolto a un amore perduto.
Il poeta invoca questo sublime nettare per cancellare un
amore, attraverso il suo stesso amore, definito dal Mafferri “... vita de’ sensi, letizia del cor”.
"Mescetemi il vino! Tu
solo, o bicchiero. Fra gaudi terreni non sei menzognero".
Giuseppe Verdi era un grande estimatore del vino e del buon
cibo.
Musica e vino.
E’ un connubio perfetto che da sempre accompagna il nostro
immaginario e la nostra vita reale quando pensiamo a momenti di felicità, di
convivialità, di piacere.
Luca Maroni, quest’anno, ha aperto la tre giorni di
Sensofwine 2013 all’insegna della musica, interpretando il piacevole
accostamento del vino alle sonorità musicali.
Egli ci ha condotto in un percorso denso di sensi e di
emozioni, con l’ausilio delle note musicali: morbide e delicate quelle
indirizzate al vino bianco; più ritmate e intense quelle del vino rosato; più
profonde ed energiche quelle del vino rosso; più suadenti e briose quelle del
vino dolce, e infine, effervescenti e brillanti quelle degli spumanti.
Tra i vini premiati da Luca Maroni ho scelto di parlare del
Lambrusco IGP Marcello, della cantina Ariola Vigne e Viti di Calicella di
Pilastro (PR), http://www.viniariola.it ,
e del Montepulciano d’Abruzzo DOC Janù, dell’Azienda Agro Biologica Jasci e Marchesani di Vasto (CH),
http://www.jasciemarchesani.it,
Marcello è un vino rosso frizzante proveniente da uve di
lambrusco Maestri 100%, vinificate con metodo Martinotti, in autoclavi di
acciaio.
Vino dal colore rubino intenso, con riflessi
tendenti al viola.
La spuma è morbida ed evanescente.
Basta avvicinare il naso al bicchiere per sentire, in modo
dirompente, la freschezza degli aromi di fiori e di frutta rossa. Tra questi, molto
evidenti sono i profumi di marasca, di frutti di bosco e di rosa.
Questo è un vino che va bevuto giovane, per poter apprezzare
a pieno tutte le eccellenti qualità olfattive, tattili e gustative che esso
esprime.
L’abbinamento gastronomico consigliato è principalmente con
i salumi della tradizione Emiliana e con i bolliti e gli stracotti di carne di
maiale e di manzo.
Le mie preferenze di abbinamento sono con il prosciutto di
Parma, con la mortadella, il salame, la coppa, e poi con il cotechino.
In particolare, bevo un bicchiere di Lambrusco Marcello
quando mangio i tortellini conditi con sugo di maiale e con abbondante
spolverata di parmigiano reggiano in superficie.
Janù è un vino rosso fermo che impersona tutte le
caratteristiche presenti nel luogo di origine, l’Abruzzo, con una piccola
variante francese. Le uve che compongono questo vino sono: Montepulciano
d’Abruzzo 85%, e Cabernet Sauvignon 15%.
L’intensità e la profondità del colore del vino, rosso
rubino, sono stupefacenti.
La glicerina presente nel vino si attacca alle pareti del
bicchiere facendo quasi fatica a scendere. L’immagine visiva è un ottimo
preludio alla complessa piramide olfattiva e gustativa di questo vino.
Inconfondibile l’aroma di prugna matura e di confettura di
frutti di bosco. Si percepiscono, inoltre,
note balsamiche, di sottobosco e di erbe mediterranee. Si avverte la
presenza degli aromi terziari, determinati dal lungo passaggio in barrique.
Profumi di spezie, di cuoio e di tabacco. Sono percettibili anche note di
profumi eterei.
Il primo sorso conferma quanto espresso visivamente nel
bicchiere e dal naso. Il vino è di corpo e ben strutturato, morbido, piacevole,
equilibrato e caldo.
Per apprezzare a pieno questo vino bisogna lasciarlo
maturare e affinare nel tempo, senza avere fretta di aprire precipitosamente la
bottiglia.
E’ proprio questo il momento giusto per riprendere la romanza di Giuseppe
Verdi, prima citata, nella strofa in cui dice:
“… L’età non
t’offende, t’accresce virtù”.
L’abbinamento gastronomico di questo vino è indicato con
carni arrosto dal condimento succulento, anche speziate.
Buona bevuta a tutti!
Roma, 20 gennaio 2013
dott.
Bartolomeo Roberto Lepori
Ordine dei Giornalisti - Roma
tessera n. 137270
Sommelier Professionista A.I.S.
Associazione Italiana Sommelier
tessera n. 112666
e-mail: roberto.lepori@me.com