domenica 9 dicembre 2012

Nel Menù di Natale non può mancare il Torrone e la Malvasia delle Lipari



Torrone: un dolce fatto con lo zucchero, il miele, le mandorle tostate, le nocciole tostate, la vanillina e l’albume d’uovo.
Nella tradizione italiana, il torrone, non può mancare nel menù di Natale.
L’immagine del torrone è sempre legata ad un giorno di festa, alla gioia di stare insieme, di condividere il piacere di un dolce prelibato.
Torrone, mostaccioli, croccantini, tozzetti, giuggiole, zucchero filato, sono simboli della nostra infanzia, che mantengono vivo, nella nostra memoria, il ricordo di momenti di felicità.
Molteplici, oggi, sono le varietà di torrone, di produzione artigianale: bianco, ricoperto di cioccolato, con la frutta candita, morbido, duro, al liquore, ricoperto di glassa di agrumi, con il pistacchio, e molti altri ancora.

Risalire all’originaria ricetta del torrone, è una cosa quasi impossibile.
I Romani Tito Livio, e poi, Marco Valerio Marziale, scrivono di una specialità dal nome “cupedia”, di origine Sannita, fatta con miele, mandorle, nocciole, albume d’uovo, e cotta al vapore, già in epoca prima di Cristo.
Altri studiosi dell’arte culinaria attribuiscono la nascita del torrone alla tradizione Araba.
Altri ancora, alla pasticceria Spagnola.
Con lo spirito tutto italiano, e la poesia romantica nel sangue, a me piace pensare alla versione attraverso la quale si attribuisce la nascita del torrone al banchetto di nozze tra la Duchessa Bianca Maria Visconti e il Duca Francesco Sforza, il 25 ottobre 1441, per opera di un pasticcere di Cremona, che, per l’occasione, si ispirò alla forma della torre del Duomo di Cremona, chiamata  “Torrazzo”.


Una piccola pasticceria, in un piccolo Comune del basso Lazio, Alvito, produce artigianalmente il torrone dal 1850.
Di Tullio, è il nome della famiglia del pasticcere che iniziò quasi 130 anni fa a produrre artigianalmente il torrone bianco e quello ricoperto di cioccolato, con la tradizionale ricetta dei maestri beneventani.
Oggi, le varietà che questa piccola pasticceria produce sono tante: classico ricoperto al cioccolato, mandorlato alla cannella, croccante, mandorlato al cioccolato, classico alla mandorla, tenero di pasta reale bianca, tenero alla castagna, tenero di pasta reale alla nocciola, tenero di pasta reale ricoperto al cioccolato, e molti altri ancora.
Il gusto è gradevole ed equilibrato.
Le note zuccherine sono saggiamente calibrate per non appesantire le note speziate.
Perfetta la tostatura della frutta secca.
Caramello dal gusto delicato, con note di cannella.
Pasta bianca morbida compatta e soffice.
Ottima la qualità del miele, che rilascia sentori tipici delle produzioni locali.

Io preferisco il tipo classico alla mandorla, accompagnato da un bicchiere di Malvasia delle Lipari della cantina Virgona.

*****

Isola di Salina, nell’arcipelago delle Isole Lipari, in terra di Sicilia, precisamente a Malfa, si trova la Cantina Virgona, di proprietà di Daniela e di suo marito Calogero.
Il loro passito è di qualità eccellente, testimonianza della tipicità dei vini del sud dell’Italia. Vino passito dalle esaltati note di frutta candita, dattero e di albicocca, di miele e di erbe aromatiche mediterranee.
Equilibrata mineralità e sapidità, proprie della terra dell’isola di Salina.
Prodotto di elevata qualità che Daniela e Calogero, da qualche anno producono con le uve del proprio vigneto.
Dopo la vendemmia, a settembre, le uve appassiscono in modo naturale, dentro i tradizionali “cannizzi”, all’aperto, per 15 giorni, assorbendo il calore del sole di Sicilia, la brezza marina, il sapore delle note aromatiche della vegetazione circostante.
Dopo la macerazione e la pressatura delle uve, il vino è fatto affinare, per almeno tre anni, prima in botti di acciaio e poi in bottiglia.  
L’uva, Malvasia con una minima aggiunta di Corinto nero (5%), esprime nella sua componente fenolica il miglior risultato possibile, donando al vino gli esaltanti profumi e il colore ambra con riflessi arancio.
La piacevolezza al naso, corrisponde perfettamente alle sensazioni gustative, che si prolungano delicatamente senza mai sconfinare in note stucchevoli.

Torrone e Malvasia delle Lipari, un ottimo accostamento per regalarci un momento di felicità durante le prossime festività di Natale

Roma, 9 dicembre 2012


Bartolomeo Roberto Lepori
Ordine dei Giornalisti di Roma
tessera n. 137270
Sommelier Professionista A.I.S.
tessera n. 112666

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