domenica 20 gennaio 2013

Mescetemi il vino!


Inizia con queste parole il teso scritto da Andrea Maffei, agli inizi del 1800, per dare voce a una frivola aria di Giuseppe Verdi intitolata “brindisi”.
Andrea Bocelli, tenore di fama internazionale e produttore con la sua famiglia di eccellenti vini in provincia di Pisa, ha aperto la rassegna di Luca Maroni, Sensofwine 2013, cantando l’amore che egli nutre per il vino nella serata inaugurale, presso l’auditorium dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma.
Il piacevole canto si svolge su leggiadre note di valzer che avvolgono un testo ricco di amore, di letizia, di dolcezza, ma anche di sofferenza, che il poeta Mafferri scrisse interpretando l’emozione di un brindisi rivolto a un amore perduto.
Il poeta invoca questo sublime nettare per cancellare un amore, attraverso il suo stesso amore, definito dal Mafferri “... vita de’ sensi, letizia del cor”.

"Mescetemi il vino! Tu solo, o bicchiero. Fra gaudi terreni non sei menzognero".

Giuseppe Verdi era un grande estimatore del vino e del buon cibo.
Musica e vino.
E’ un connubio perfetto che da sempre accompagna il nostro immaginario e la nostra vita reale quando pensiamo a momenti di felicità, di convivialità, di piacere.
Luca Maroni, quest’anno, ha aperto la tre giorni di Sensofwine 2013 all’insegna della musica, interpretando il piacevole accostamento del vino alle sonorità musicali.
Egli ci ha condotto in un percorso denso di sensi e di emozioni, con l’ausilio delle note musicali: morbide e delicate quelle indirizzate al vino bianco; più ritmate e intense quelle del vino rosato; più profonde ed energiche quelle del vino rosso; più suadenti e briose quelle del vino dolce, e infine, effervescenti e brillanti quelle degli spumanti.

Tra i vini premiati da Luca Maroni ho scelto di parlare del Lambrusco IGP  Marcello, della cantina Ariola Vigne e Viti di Calicella di Pilastro (PR), http://www.viniariola.it ,
e del Montepulciano d’Abruzzo DOC Janù, dell’Azienda Agro Biologica Jasci e Marchesani di Vasto (CH), http://www.jasciemarchesani.it,

Marcello è un vino rosso frizzante proveniente da uve di lambrusco Maestri 100%, vinificate con metodo Martinotti, in autoclavi di acciaio.
Vino dal colore rubino intenso, con riflessi tendenti al viola.
La spuma è morbida ed evanescente.
Basta avvicinare il naso al bicchiere per sentire, in modo dirompente, la freschezza degli aromi di fiori e di frutta rossa. Tra questi, molto evidenti sono i profumi di marasca, di frutti di bosco e di rosa.
Questo è un vino che va bevuto giovane, per poter apprezzare a pieno tutte le eccellenti qualità olfattive, tattili e gustative che esso esprime.
L’abbinamento gastronomico consigliato è principalmente con i salumi della tradizione Emiliana e con i bolliti e gli stracotti di carne di maiale e di manzo.
Le mie preferenze di abbinamento sono con il prosciutto di Parma, con la mortadella, il salame, la coppa, e poi con il cotechino.
In particolare, bevo un bicchiere di Lambrusco Marcello quando mangio i tortellini conditi con sugo di maiale e con abbondante spolverata di parmigiano reggiano in superficie.

Janù è un vino rosso fermo che impersona tutte le caratteristiche presenti nel luogo di origine, l’Abruzzo, con una piccola variante francese. Le uve che compongono questo vino sono: Montepulciano d’Abruzzo 85%, e Cabernet Sauvignon 15%.
L’intensità e la profondità del colore del vino, rosso rubino, sono stupefacenti.
La glicerina presente nel vino si attacca alle pareti del bicchiere facendo quasi fatica a scendere. L’immagine visiva è un ottimo preludio alla complessa piramide olfattiva e gustativa di questo vino.
Inconfondibile l’aroma di prugna matura e di confettura di frutti di bosco. Si percepiscono, inoltre,  note balsamiche, di sottobosco e di erbe mediterranee. Si avverte la presenza degli aromi terziari, determinati dal lungo passaggio in barrique. Profumi di spezie, di cuoio e di tabacco. Sono percettibili anche note di profumi eterei.
Il primo sorso conferma quanto espresso visivamente nel bicchiere e dal naso. Il vino è di corpo e ben strutturato, morbido, piacevole, equilibrato e caldo.

Per apprezzare a pieno questo vino bisogna lasciarlo maturare e affinare nel tempo, senza avere fretta di aprire precipitosamente la bottiglia.
E’ proprio questo il momento giusto per riprendere la romanza di Giuseppe Verdi, prima citata, nella strofa in cui dice:
“… L’età non t’offende, t’accresce virtù”.

L’abbinamento gastronomico di questo vino è indicato con carni arrosto dal condimento succulento, anche speziate.

Buona bevuta a tutti!

Roma, 20 gennaio 2013



dott. Bartolomeo Roberto Lepori

Ordine dei Giornalisti - Roma
tessera n. 137270
Sommelier  Professionista A.I.S.
Associazione Italiana Sommelier
tessera n. 112666

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