sabato 9 marzo 2013

Oggi si apre la bottiglia buona!



Bartolomeo Roberto Lepori Molti anni sono trascorsi dal tempo della mia infanzia, quando tutta la mia famiglia si riuniva intorno al tavolo per brindare con l’effervescenza dello spumante italiano.

In quelle circostanze, ricordo che mio nonno mi diceva: “Roberto, oggi si apre la bottiglia buona!”. Era la bottiglia che mio padre sceglieva per le ricorrenze. La “bottiglia buona” era un rito che apriva il pranzo di Natale, il brindisi di Capodanno, il pranzo di Pasqua e di Ferragosto e poi si ripeteva in tutti gli appuntamenti di compleanno.
Ricordo che in quelle occasioni mio nonno mi permetteva, di nascosto, di bagnare le labbra nel suo bicchiere, così che io potessi partecipare al brindisi di apertura del pranzo.
Sentivo il solletico delle bollicine sulla lingua e un buon profumo di fragranza e di mela.
Sono ricordi che segnano il tempo, che caratterizzano l’immagine di un prodotto, associandola a proprie emozioni, a persone e luoghi che immutabili si ripresentano nel corso della propria vita, regalando nuovamente il piacere vissuto.
La “bottiglia buona” per mio nonno era il Prosecco Carpenè Malvolti.
Oggi la qualità delle “bollicine” italiane è migliorata molto rispetto a decenni fa.
Ogni regione della nostra lunga penisola ha il proprio spumante, vinificato con metodo classico (rifermentazione in bottiglia) oppure con metodo Martinotti (rifermentazione in serbatoi di acciaio).
L’enologo, in cantina, segue con meticolosa cura le molteplici fasi di vinificazione del prodotto. Forte e sapiente è l’attenzione che mette nella scelta dei lieviti. Altrettanto sapiente e accurata è la scelta dei vitigni e le tecnologie di allevamento praticate dall’agronomo.
Una grande sinergia, questa, al fine di ottenere un eccellente vino con raffinata eleganza nei profumi, un perlage fine e delicato, e caratteristiche organolettiche proprie del territorio di appartenenza.
Tutto ciò identifica la chiave del successo che gli spumanti italiani stanno avendo ormai da diversi anni in tutto il mondo. La qualità dei nostri Prosecco, Franciacorta e Moscato, hanno conquistato nel mondo quote di mercato di assoluta rilevanza.

***
            Ieri sera, in compagnia di alcuni amici, ho aperto due bottiglie di spumante nazionale. Una di Prosecco Superiore DOCG – Couvée Storica, e una di Cartizze Valdobbiadene Superiore DOCG, entrambe della Cantina Carpenè Malvolti di Conegliano (TV). La prima per servirla come aperitivo, e la seconda per accompagnare i pasticcini di fine pasto.

La Couvée Storica è un vino extra dry, piacevole all’aspetto, con brillanti riflessi verdolini, e un vivo e persistente perlage. Il profumo di mela spicca evidente, accompagnato da note agrumate e di erba. In bocca spicca una gradevole acidità e la persistente effervescenza, intensa ed equilibrata.

Il Cartizze esprime un colore giallo paglierino e un perlage sottile e intenso. Molto evidenti sono i sentori di frutta a polpa bianca e di pompelmo rosa. Le note floreali rilasciano aromi di acacia e di rosa. Il primo sorso conferma i profumi percepiti dal naso, aggiungendo una buona dose di fragranza, composta ed equilibrata.

Se mio nonno fosse stato con noi a brindare alla piacevole serata avrebbe certamente detto: “Roberto, oggi si apre la bottiglia buona!


Roma, 9 marzo 2013

dott. Bartolomeo Roberto Lepori

Ordine dei Giornalisti - Roma
tessera n. 137270
Sommelier Professionista A.I.S.
tessera n. 112666
e-mail: roberto.lepori@me.com
             roberto.lepori@goldtv.it
http://robertolepori.blogspot.it

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